ATTO QUARTO
SCENA I
CACCIATORI:
Sparve il sole... il calle è scuro;
Lascia i boschi, o cacciator.
PASTORI:
Cade il giorno... asil securo
Trovi il gregge col pastor.
DONNE:
Vien la notte!... all'abituro
Torna carco il mietitor.
PASTORI
Viva!...
CACCIATORI (c.s.):
Amici...
DONNE:
Oh lieto dì!
CACCIATORI:
Lieto pur per noi finì.
Sulle roccie più scoscese,
Nel più cupo delle selve
Inseguito abbiam le belve,
Né alcun colpo errato andò.
PASTORI:
Colli aprichi, erbosi piani
Furon pascolo all'arrnento;
Dissetollo un rio d'argento,
Poi l'ovile il ricovrò.
DONNE:
Del meriggio a' rai cocenti
Noi cogliemmo aurate spiche;
Or torniam dell'ombre amiche
La fresc'aura a respirar.
TUTTI:
Ah! ogni giorno pari a questo
Ne sorrida avventurato,
E ogni core al cielo grato
Lodi e grazie potrà alzar.
ATTO QUARTO
SCENA II
AROLDO
Cantan felici!... ed io l'inferno ho in core!...
Mi tradìa l'infedele!...
Ah che odiarla dovrei... pur l'amo ancora!...
BRIANO:
Ti calma... rientriamo... è tarda l'ora.
AROLDO:
La campana della sera!...
BRIANO:
Che ne invita alla preghiera.
AROLDO:
Orsù al ciel la mente alziamo.
BRIANO:
Sì, preghiamo.
VOCI LONTANE:
Or via preghiamo.
AROLDO, BRIANO:
Angiol di Dio, - Custode mio,
Prega per me.
Tu mi proteggi, - M'ispira e reggi?
M'affido a te.
ATTO QUARTO
SCENA III
VOCI:
Al lago.
ALTRE:
Al lago.
ALTRE:
Al lago.
TUTTI:
Maina a poppa.
I.:
A te, a prora...
II.:Tira... forte.
DONNE:
Gran Dio, pietà di lor!... Gran Dio, li salva...
TUTTI:
Approda!... è salva!...
EGBERTO:
Oh Dio sia ringraziato!
CORO:
Bussate a quella porta... ivi dimorano,
E ospitarvi potran, due solitarii.
ATTO QUARTO
SCENA IV
MINA:
Ah! più non reggo... Ohimè! sento mancarmi...
Meglio sarìa morire.
EGBERTO:
Soffri per poco, avrem colà riposo.
MINA:
E i nostri servi?
EGBERTO:
Dio vegli su loro.
MINA:
Povero padre mio... perdona a questa.
Disgraziata donna
Che te seguì fuggente
Da' luoghi ove punita fu cotanto.
EGBERTO:
Non più... qui posa, o Mina... tergi il pianto.
ATTO QUARTO
SCENA V
AROLDO:
Chi v'ha?...
EGBERTO:
Accordate asilo al viandante.
AROLDO
Ben giunga lo straniero al tetto mio.
MINA:
(Qual.voce mai!..)
AROLDO
Chi geme?...
MINA:
Un'infelice...
AROLDO:
Mina!...
MINA:
Aroldo!
TUTTI:
Oh Dio!...
AROLDO:
Ah da me fuggi, invólati,
Né t'appressar più mai...
I cari miei, la pàtria,
Tutto per te lasciai..
Qui volli in pace vivere,
Sottrarmi al disonore,
E tu vi giungi a schiudermi
Novello incendio in core?...
Va... non volermi astringere
A maledirti ancor.
EGBERTO:
La patria legge vindice
Il sangue mio chiedeva,
E me fuggente ed esule
Mina seguir voleva;
Delle tempeste l'impeto
La trasse a' piedi tuoi...
Aroldo, se più moglie
Nomarla tu non puoi,
Ancòra ell'è mia figlia,
Rispettala, signor.
MINA:
Pace, mio padre, calmati,
Ripartiremo or ora;
Lo stesso tetto accogliere
Non puote entrambi ancora.
Sì, troppo fui colpevole,
Indegna ne son io;
Ma se al tuo piè qui trassemi
Alto voler di Dio,
Un solo accento, l'ultimo,
Ascolta, Aroldo, ancor.
ATTO QUARTO
SCENA ULTIMA
MINA:
Allora che gli anni avran domo il core,
E bianco il mio crine sarà pel dolore;
Allor che questi occhi fien muti di pianto,
E alfin l'ora estrema suonare m'udrò...
Non torni la speme, la speme soltanto
Che allor perdonata almeno morrò.
AROLDO:
(Ah troppa è la prova!... non regge il mio core!...
Commosso mi sento da tanto dolore!)
EGBERTO:
Quel pianto che sgorga pentito sincero
Nell'alma ti scenda di pace foriero.
BRIANO:
Il Giusto un dì ha detto: Il sassoscagliato
Sia primo da quegli ch'e' senza peccato:
E allor perdonata la donna si alzò.
EGBERTO, BRIANO:
Perdona.
AROLDO:
(Le lacrime frenare non so!)
MINA:
Aroldo!... che veggo!... Ah spero in quel pianto!...
EGBERTO, BRIANO:
Ti placa, deh cedi...
MINA:
Io pur piansi tanto...
EGBERTO, BRIANO:
Aroldo!...
MINA:
Perdona.
AROLDO
Sì, sei perdonata...
MINA:
Ah grazie, gran Dio!...
AROLDO, MINA:
Per sempre al mio cor.
TUTTI:
Oh istante sublime!
MINA:
Oh gioia insperata!
TUTTI:
Trionfi la legge divina d'amor!!!