AROLDO / STIFFELIO


ACT 3

ATTO QUARTO
SCENA I


CACCIATORI:
Sparve il sole... il calle è scuro;
Lascia i boschi, o cacciator.

PASTORI:
Cade il giorno... asil securo
Trovi il gregge col pastor.

DONNE:
Vien la notte!... all'abituro
Torna carco il mietitor.

PASTORI
Viva!...

CACCIATORI (c.s.):
Amici...

DONNE:
Oh lieto dì!

CACCIATORI:
Lieto pur per noi finì.
Sulle roccie più scoscese,
Nel più cupo delle selve
Inseguito abbiam le belve,
Né alcun colpo errato andò.

PASTORI:
Colli aprichi, erbosi piani
Furon pascolo all'arrnento;
Dissetollo un rio d'argento,
Poi l'ovile il ricovrò.

DONNE:
Del meriggio a' rai cocenti
Noi cogliemmo aurate spiche;
Or torniam dell'ombre amiche
La fresc'aura a respirar.

TUTTI:
Ah! ogni giorno pari a questo
Ne sorrida avventurato,
E ogni core al cielo grato
Lodi e grazie potrà alzar.



ATTO QUARTO
SCENA II



AROLDO
Cantan felici!... ed io l'inferno ho in core!...
Mi tradìa l'infedele!...
Ah che odiarla dovrei... pur l'amo ancora!...

BRIANO:
Ti calma... rientriamo... è tarda l'ora.


AROLDO:
La campana della sera!...

BRIANO:
Che ne invita alla preghiera.

AROLDO:
Orsù al ciel la mente alziamo.


BRIANO:
Sì, preghiamo.


VOCI LONTANE:
Or via preghiamo.

AROLDO, BRIANO:
Angiol di Dio, - Custode mio,
Prega per me.
Tu mi proteggi, - M'ispira e reggi?
M'affido a te.



ATTO QUARTO
SCENA III



VOCI:
Al lago.

ALTRE:
Al lago.

ALTRE:
Al lago.




TUTTI:
Maina a poppa.
I.:

A te, a prora...

II.:Tira... forte.

DONNE:
Gran Dio, pietà di lor!... Gran Dio, li salva...



TUTTI:
Approda!... è salva!...


EGBERTO:
Oh Dio sia ringraziato!

CORO:
Bussate a quella porta... ivi dimorano,
E ospitarvi potran, due solitarii.



ATTO QUARTO
SCENA IV



MINA:
Ah! più non reggo... Ohimè! sento mancarmi...
Meglio sarìa morire.

EGBERTO:
Soffri per poco, avrem colà riposo.


MINA:
E i nostri servi?

EGBERTO:
Dio vegli su loro.

MINA:
Povero padre mio... perdona a questa.
Disgraziata donna
Che te seguì fuggente
Da' luoghi ove punita fu cotanto.

EGBERTO:
Non più... qui posa, o Mina... tergi il pianto.


ATTO QUARTO
SCENA V



AROLDO:
Chi v'ha?...


EGBERTO:
Accordate asilo al viandante.

AROLDO
Ben giunga lo straniero al tetto mio.

MINA:
(Qual.voce mai!..)

AROLDO
Chi geme?...

MINA:
Un'infelice...


AROLDO:
Mina!...

MINA:
Aroldo!

TUTTI:
Oh Dio!...

AROLDO:
Ah da me fuggi, invólati,
Né t'appressar più mai...
I cari miei, la pàtria,
Tutto per te lasciai..
Qui volli in pace vivere,
Sottrarmi al disonore,
E tu vi giungi a schiudermi
Novello incendio in core?...
Va... non volermi astringere
A maledirti ancor.

EGBERTO:
La patria legge vindice
Il sangue mio chiedeva,
E me fuggente ed esule
Mina seguir voleva;
Delle tempeste l'impeto
La trasse a' piedi tuoi...
Aroldo, se più moglie
Nomarla tu non puoi,
Ancòra ell'è mia figlia,
Rispettala, signor.

MINA:
Pace, mio padre, calmati,
Ripartiremo or ora;
Lo stesso tetto accogliere
Non puote entrambi ancora.
Sì, troppo fui colpevole,
Indegna ne son io;
Ma se al tuo piè qui trassemi
Alto voler di Dio,
Un solo accento, l'ultimo,
Ascolta, Aroldo, ancor.



ATTO QUARTO
SCENA ULTIMA


MINA:
Allora che gli anni avran domo il core,
E bianco il mio crine sarà pel dolore;
Allor che questi occhi fien muti di pianto,
E alfin l'ora estrema suonare m'udrò...
Non torni la speme, la speme soltanto
Che allor perdonata almeno morrò.

AROLDO:
(Ah troppa è la prova!... non regge il mio core!...
Commosso mi sento da tanto dolore!)

EGBERTO:
Quel pianto che sgorga pentito sincero
Nell'alma ti scenda di pace foriero.

BRIANO:
Il Giusto un dì ha detto: Il sassoscagliato
Sia primo da quegli ch'e' senza peccato:
E allor perdonata la donna si alzò.

EGBERTO, BRIANO:
Perdona.

AROLDO:
(Le lacrime frenare non so!)

MINA:
Aroldo!... che veggo!... Ah spero in quel pianto!...

EGBERTO, BRIANO:
Ti placa, deh cedi...

MINA:
Io pur piansi tanto...

EGBERTO, BRIANO:
Aroldo!...

MINA:
Perdona.

AROLDO
Sì, sei perdonata...

MINA:
Ah grazie, gran Dio!...


AROLDO, MINA:
Per sempre al mio cor.

TUTTI:
Oh istante sublime!

MINA:
Oh gioia insperata!

TUTTI:
Trionfi la legge divina d'amor!!!